"ONNIPOTENTE":è questa la parola chiave.
Nell'accezione religiosa, questa è la parola basilare,quella che meglio descrive un Dio e che implica altre due parole,ad essa complementari:onnipresenza e benevolenza.
Dunque può,alla luce di questo un uomo essere Dio?
Senza dilungarsi troppo, delle due condizioni implicate dall'onnipotenza, l'onnipresenza è per l'uomo fisicamente impossibile, dunque è da escludere a priori per la religione che l'uomo possa essere Dio.
Infatti la religione è nata per addomesticare l'uomo in mome di Dio, non per farlo sentire un Dio.
Soprattutto nella religione Cristiana, una delle più ottuse, basata su dogmi,principi fondamentali da non potersi mettere in dubbio. Un uomo con un minimo di curiosità non potrebbe assolutamente essere un affiliato di questa setta religiosa. Peraltro rappresentata da una Chiesa che predica la spiritualità ma che utilizza i beni spirituali come merce di scambio per ricevere beni materiali.
Un dogma può essere ulteriormente chiarificato ed elaborato, ma non negato; una proposta di discussione o revisione del dogma significa che una persona non accetta più una religione come sua, il rifiuto del dogma porta all'esclusione dalla partecipazione al culto.
E se il dogma fosse nato sbagliato?se non tenesse in debita considerazione la natura dell'uomo?se invece di assecondarla la assopisse?é giusto assopirla?
La repressione non sempre riesce, e quando non riesce porta sicuramente a risultati negativi,doppiamente potenti poichè dopo la repressione il sentimento represso viene fuori amplificato, carico dell'energia che ha avuto modo di accumulare nel tempo.
I risultati si vedono.
Sta accadendo qualcosa.
L'umanità è sempre stata governata da:
-la società dei consumi: promuove l'IO, dice:"soddisfa i tuoi desideri,comprali!", promuove
l 'ambizione personale a tutti i costi;
-la religione: si basa sul TU, sulla predisposizione verso il prossimo, sull'amore inteso come annullamento dell'IO (principio base della maggior parte delle religioni,ma basterebbe analizzare il cristianesimo poichè è la religione più diffusa al mondo).
Queste due forze sono basate su principi diametralmente opposti; si trovano separate, ognuna sulla faccia opposta della medesima medaglia;sono su due linee parallele;nn c'è incontro,può esserci solo uno scontro. Non possono coesistere senza che uno influenzi le scelte dell'altro. Uno deve prevalere sull'altro. E' difficile l'equilibrio.
L'unica cosa che queste due forze condividono è la modalità di raggiungimento del loro scopo ultimo:controllare il cervello umano assopendolo.
Dopo continue lotte tra il Tu e l'IO, con periodi nei quali può aver prevalso l'uno o l'altro nella storia dell'umanità, analizziamo il prototipo di uomo contemporaneo,risultato dell'insegnamento dei suoi due Padri,l'IO e il TU.
Supponiamo che il cervello venga bombardato da entrambi con la stessa intensità, e che il soggetto-prototipo si trovi a dover effettuare una mediazione,dunque: il soggetto è spinto verso l'ambizione a tutti i costi che lo porterà a primeggiare anche economicamente riuscendo così ad assecondare la società dei consumi; nel frattempo il soggetto cresce in un ambiente religioso.
Ma di nascosto ai due Padri che lo vorrebbero assopito e malleabile,egli coltiva la sua curiosità,si abitua a porsi domande e a cercarne le risposte.
Quest'ultima condizione è fondamentele perchè il soggetto non venga assopito.
Il risultato di tutto ciò è racchiuso ne"IL PRINCIPIO DI ONNIPOTENZA".
Gli argomenti che si esauriscono spesso non sono interessanti.
Vladimir
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